Canti della tradizione orale

« precedente | indice | successivo »

Schtrassbord zur Schtrassbord

Schtrassbord zur Schtrassbord
khein wundäri schöni Schtat
darin allein tzwei Grabä
so mäncherä Soldat.

So mäncher so schöner
so brawerä Soldat
der seinäri Fatter un Mötär
so sein ferlassen han.

Ferlassen ferlassen
das chan de nit anderscht sein
zur Schtrassbord in Münster
Soldat mössun 's wêr sein.

Di Mötär di Mötär
schi gêngi for tsch Höitmnanntsch Hüs
"O Höitmann o lêbschterä Höitmanns mei
gäbät mêr meine Soon herei".

"Deinä Soon der chan êch dêr nit gäbä
mêt so fêl Gold un Gäld
der Soon der mös êtz schtärbä
da dortinuf dem Feld".

Da dort sên da dort sên
da dort sên uf dem Feld
än gantz schwartz brünäs Mêgätli
êch ksee-n-di nêmermee.

"O Straßburg"

Al bordo della strada, al bordo della strada
non c'è nessuna meravigliosa città:
ci sono soltanto due fossi
e tanti soldati.

Molti soldati, così belli,
così bravi,
che padre e madre,
è proprio così, hanno abbandonato.

Abbandonato, abbandonato,
non può essere che così,
sul bordo della strada, a Münster
noi dobbiamo essere soldati!

La madre, la madre
va davanti alla casa del capitano:
«O capitano, o mio caro capitano,
ridatemi mio figlio!»

«Tuo figlio non te lo posso ridare
nemmeno con tanto oro o denaro,
tuo figlio deve ora morire
là, lassù, in quel campo».

Là vi sono, là vi sono,
lassù in quel campo vi sono...
una fanciulla scura, scura e bruna:
«Non ti rivedrò mai più».

Informazioni

Get the Flash Player to see this player.

scarica pdf

Luogo di raccolta: Formazza
Informatore: Anna Maria Bacher
Esecutore: Maria Ferrera Lagger
Data: 1984
Tonalità alla fonte: La magg.
Trascrizione musicale: Luca Bonavia
Trascrizione letteraria: Anna Maria Bacher
Traduzione: Luca Bonavia

Note
Una versione sorprendentemente simile dell'esito è riportata nel "Sesenheimer Liederbuch", opera del 1773 di
Johann Wolfgang Von Goethe. Goethe ascoltò questo canto mercenario in Alsazia, nel 1771. Anche un'analisi della
melodia, ancorché non verificabile nella sua autenticità, presenta numerose analogie.
Un ulteriore riferimento si può trovare nell'ambito della ricerca condotta da Michael M. Miller, per conto dell'Università
del North-Dakota, presso alcune colonie germaniche in Russia. Dalla registrazione di un'intervista effettuata
a Rosa Hochstein Kuntz, nata nel 1901 a Saskatchewan (in Canada) ed originaria del paese russo di Robusafuta,
è possibile ascoltare il testo del canto di "Strassburg". Si veda come riferimento il sito http://www.lib.ndsu.nodak.
edu.