Documenti › Debiti
Confesso. Issime, 1348 Gennaio 13
Alcuni coloni della valle superiore del Lys, precisamente di Issime, Nyel e Verdobi e Gressoney, dichiarano di essere debitori nei confronti di Amedeo co-signore di Vallaise. [Prof. Enrico Rizzi]
Dichiarazione. luogo non identificato, 1379 Ottobre 13
Vioto "Thomo" della Valsesia, abitante a Gressoney, diciara di essere debitore nei confronti di Giovanni, co-signore di Vallaise, di dieci fiorini d'oro, che dovranno essere corrisposti entro il prossimo Natale <1379>. [Prof. Enrico Rizzi]
Sentenza. luogo non identificato, 1454 Ottobre 11
Un tribunale arbitrale con Ulrich Beeli quale giudice chiarisce e perfeziona una sentenza emessa l'anno 1452 in una controversia vertente tra Hans Niggenson e figli da una parte e Heinz Bregentzer e figli dall'altra, a proposito di beni, crediti e debiti di Cristina, figlia del fu Janett Winckler, in seguito ad una divisione ereditaria. [Prof. Enrico Rizzi]
Affitto ereditario. luogo non identificato, 1475 Febbraio 27
Christina Ruhin di Böch di Safien, vedova di Peterliss Ruchs, riconosce di essere debitrice verso la chiesa di san Valentino il beato, principe celeste e soccorritore nel Bisogno a Tenna, di un canone perpetuo di sedici Plappart sulla sua casa, fattoria e beni posti a Bäch e su di un fienile detto "zu Ku gaden". [Prof. Enrico Rizzi]
Debito. luogo non identificato, 1477 Gennaio 20
L'ammano Claus in Ried si dichiara debitore verso la chiesa di S. Teodulo di Tschappina di un canone di sedici Plappard del corso di Chur alla festa di S. Martino, canone gravante sul podere "im Riet" <Ried> da lui posseduto a titolo di affitto ereditario per conto del conte Georg di Werdenberg Sargans. [Prof. Enrico Rizzi]
Affitto. Avers, 1479 Aprile 23
Hans di Madris, residente a Madris <Avers> sul podere chiamato Schember, si dichiara debitore di cinque fiorini annui di fitto a san Martino per il podere Schember, verso il pio ed onesto Jöry Jacob ed i suoi eredi. [Prof. Enrico Rizzi]
Decima. luogo non identificato, 1480
Heintz di Zegun riconosce di essere debitore ogni anno alla festa di sant'Andrea verso la chiesa di san Valentino a Tenna di un canone di tre fiorini sul suo podere a Safien, posto auf dem auseren Salän. [Prof. Enrico Rizzi]
Dazio. luogo non identificato, 1482 Settembre 23
Il conte Georg di Werdenberg Sargans dà in pegno i tributi del Rheinwald a suo cugino Ludwig di Rechberg Hohenrechberg per un debito di ottocento fiorini renani, che comprendono tra l'altro i proventi sul grano a Ems e i proventi sulle pecore a Sufers. Viene escluso il provento della dote della figlia naturale del conte Jörg, Anna, moglie di Peter Mangelt, consistente nei cinque fiorini annui provenienti dal dazio di Splügen. [Prof. Enrico Rizzi]
Sentenza. luogo non identificato, 1484 Luglio 9
Konrad Hosang, landammano del Rheinwald, pronuncia sentenza nella controversia tra Peter Mengelt, procuratore del conte Georg di Werdenberg Sargans, difeso da Peter "Schoeni", e Schorsch "an der Egg" e altri, relativa al versamento delle imposte in pepe e l'affitto degli alpi di cui erano debitori verso il detto conte Georg. [Prof. Enrico Rizzi]
Dazio. luogo non identificato, 1493 Novembre
Peter "Mengel", Philippe "Hösli", Glingizor e Marti "Schmid", tutti residenti a Splügen, dichiarano di essere debitori verso Giovanni Giacomo Trivulzio dei tributi e affitti goduti in precedenza da Jörg di Werdenberg Sargans e citati nel documento di compravendita della Valle Reno e Safien, cioè imposte, pedaggi e affitti di alpi, decima di pever e agnelli di Sover, formaggio e panno e altre entrate. [Prof. Enrico Rizzi]
Debito. Macugnaga, 1497 Novembre 20
Pietro "Ferrarius" del fu Antonio Giacomino "de Prequartera" dichiara di essere debitore nei confronti di Antonio del fu Giacomo Pietro "Ferrarius de Bevurcha" di Macugnaga di trentasei lire imperiali per la restituzione del dominio diretto sui beni immobili in Macugnaga; il detto Pietro "Ferrarius" si impegna ad estinguere il debito entro i prossimi due anni. [Ester Bucchi De Giuli]
Estinzione di debito. Formazza, 1668 Ottobre 10
Premesso che Antonio Ferrari detto Stivella figlio di Antonio della Valle Formazza risultava debitore nei confronti di Gaspare Stockalper della Torre, Rettore dell'ospedale S. Antonio di Briga, di 1800 lire imperiali, che erano parte di un prestito accordatogli nel marzo 1666, cui si aggiungevano ulteriori 322 lire di interesse; Gaspare Stockalper - dopo aver avviato un'azione legale contro il detto Ferrari per sollecitare l'estinzione del debito - accetta come forma di pagamento la cessione di alcuni beni ubicati in Valle Formazza: sei appezzamenti di prato e la quarta parte di una cascina, in comproprietà con Margherita Ferrari, ubicati in località Morasco; due appezzamenti di prato e uno di pascolo siti presso Ponte, oltre il fiume <Toce>; e infine una porzione dell'alpeggio detto De Bethelmat, presso il confine <con la Svizzera>, con la relativa parte degli edifici su di esso costruiti, unitamente al diritto di pascolarvi ogni anno sette bestie e di utilizzarne la caldaia. Il valore dei beni ceduti ammonta a 1700 lire imperiali, ad esclusione della porzione di alpeggio, con i beni e i diritti pertinenti, il cui valore è stimato in 422 lire, per un totale di 2122 lire. Le parti convengono che Antonio Ferrari possa riscattare i beni alienati restituendo a Stockalper, entro sette anni, la somma ricavata dalla loro vendita, ad eccezione dell'alpeggio e dei relativi beni e diritti, per i quali la cifra stimata di 422 lire dovrà essere pagata entro il prossimo triennio. Nel frattempo viene investito dei beni ceduti - ad eccezione del suddetto alpeggio che rimane escluso dalla presente investitura - al fitto annuo di 108 lire imperiali, da corrispondere a partire dal 10 ottobre 1669. Viene posto come fideiussore l'Ammano Carlo Ferrari detto Stivella del fu Antonio di Ponte. [Ester Bucchi De Giuli]