Documenti › Salecchio

Divisione di beni. Domodossola, 1458 Ottobre 24

Le sorelle Giacomina - moglie di Antoniolo del fu Pietro "de la Turre" della Valle Divedro - e Bontina - moglie di Giacomo figlio di Giovanni Antonio Francesco "de Campieno" della Valle Antigorio - figlie del fu Goffredino Antonio "de Baceno", col consenso dei rispettivi mariti si spartiscono i beni lasciatati loro in eredità dal padre. In particolare, tra gli altri accordi, si stabilisce l'assegnazione alla detta Bontina di tutti i fitti e i diritti che il padre godeva in valle Formazza, Salecchio, Ausone, Agaro e Collogno. [Ester Bucchi De Giuli]

Informazioni
Originale. Domodossola, Archivio di «Oscellana»
Supporto: Pergamena | Lingua: Latino

Pubblicazioni
T. BERTAMINI, Cronache del Castello di Mattarella. Storia dell'Ossola Superiore dalle origini al secolo XV, vol. II, Grossi 2004, pp. 317-323, in particolare p. 321 (trascrizione)

Statuti. Crodo, 1588 Febbraio 22

Statuti di Salecchio, compilati dal notaio Tommaso "Marino" alla presenza di sette rappresentanti della comunità di Salecchio e articolati in settantatre capitoli; gli statuti sono approvati da Filippo Re di Spagna e Duca di Milano. [Ester Bucchi De Giuli]

Informazioni
Supporto: Originale deperdito |

Pubblicazioni
DE MAURIZI, Gli statuti antichi della colonia tedesco-vallesana di Salecchio, 1930
P. CROSA LENZ (a cura di), I Walser del silenzio, Domodossola 2003, pp. 89 e sgg. (traduzione italiana a cura del Prof. Tullio Bertamini)

Processo di testimoni. Domodossola, 1722 Agosto 1

Il cancelliere dello Stato di Milano Florio Pellegrino "Senesius", interrogati alcuni abitanti della comunità di Salecchio in qualità di testimoni, notifica al Censo di Milano la situazione della comunità relativamente alla composizione, alla rendita e alla gestione dei terreni ad essa pertinenti. Si attesta che il terreno di Salecchio è tutto "zappatorio semplice", destinanto in parte al foraggio e in parte alla coltivazione di orzo, segale e lino; il terreno viene falciato una sola volta all'anno e, a causa della povertà degli abitanti, viene lavorato direttamente dai proprietari; la manodopera in eccedenza presente sul territorio trova impiego, a giornata, nelle comunità vicine. [Ester Bucchi De Giuli]

Informazioni
Originale. Milano, Archivio di Stato - Confini, 34, fasc. 2
Supporto: In registro cartaceo | Lingua: Italiano

Deposizione. Novara, 1730 Dicembre 9

Deposizione di Francesco Antonio de Giovannini, vice curato di Salecchio, rilasciata al Vicario Generale di Novara relativamente alle accuse mosse contro di lui dal Vicario Foraneo di Crodo e dal cappellano di S. Rocco di Premia. [Ester Bucchi De Giuli]

Informazioni
Originale. Formazza, Archivio Parrocchiale - Carteggio parroci e curia, 8, 29.25
Supporto: Doc. cartaceo | Lingua: Italiano