Documenti › Agaro

Affitto ereditario. Agaro, 1298 Settembre 8

Oldemario del fu Enrico "de Baceno", Giacomo del fu Pietro "de Baceno", nonché Nicola abate <del monastero di Disentis>, Antonio e Giovanni, tutori degli eredi di Goffredolo, e Peracho e Guglielmo, tutti fratelli, figli del fu Guidobono "de Baceno", Guglielmo, Peracho, Giacomo ed Enrichetto, fratelli, figli del fu Goffredo "de Crodo", e infine Peracho e Guidobono, fratelli, figli del fu Enrigolo "de Baceno de domo Rodis" <Rodis Baceno>, aventi il mero e misto imperium e la giurisdizione sugli uomini e il territorio di Agaro e Costa, investono a titolo di affitto ereditario Enrichetto "Calegario" di Agaro ed altri consorti di tutte le terre, i possedimenti, gli edifici, i prati, i campi, gli alpi, i pascoli di loro proprietà ubicati nel territorio di Agaro e di Costa. [Ester Bucchi De Giuli]

Informazioni
Copia. Milano, Archivio di Stato - Feudi Camerali, 39
Supporto: Doc. cartaceo | Lingua: Latino

Pubblicazioni
E. RIZZI, Appunti sulla fondazione di Agaro e sul diritto walser, in «Oscellana», 4 (1982), pp. 206-207 (trascrizione)
E. RIZZI, Walser Regestenbuch. Quellen zur Geschichte der Walseransiedlung. Fonti per la storia degli insediamenti walser (1253-1495), Anzola d'Ossola 1991, p. 93 (regesto)
E. RIZZI, Storia dei Walser dell'ovest. Vallese, Piemonte, Cantone Ticino, Valle d'Aosta, Savoia, Oberland Bernese, Anzola d'Ossola 2004, p. 68 (regesto).

Divisione di beni. Domodossola, 1458 Ottobre 24

Le sorelle Giacomina - moglie di Antoniolo del fu Pietro "de la Turre" della Valle Divedro - e Bontina - moglie di Giacomo figlio di Giovanni Antonio Francesco "de Campieno" della Valle Antigorio - figlie del fu Goffredino Antonio "de Baceno", col consenso dei rispettivi mariti si spartiscono i beni lasciatati loro in eredità dal padre. In particolare, tra gli altri accordi, si stabilisce l'assegnazione alla detta Bontina di tutti i fitti e i diritti che il padre godeva in valle Formazza, Salecchio, Ausone, Agaro e Collogno. [Ester Bucchi De Giuli]

Informazioni
Originale. Domodossola, Archivio di «Oscellana»
Supporto: Pergamena | Lingua: Latino

Pubblicazioni
T. BERTAMINI, Cronache del Castello di Mattarella. Storia dell'Ossola Superiore dalle origini al secolo XV, vol. II, Grossi 2004, pp. 317-323, in particolare p. 321 (trascrizione)

Divisione di beni. Domodossola, 1468 Febbraio 3

Giovanni, Andrea, Gaspare, e Antonio del fu Giacomo "de Baceno", abitanti in Domodossola, si spartiscono i beni lasciati loro in eredità dal padre. Tra gli altri accordi, stabiliscono che i fitti e ogni altro diritto goduto in valle Formazza, ad Agaro, a Collogno e ad Ausone siano ripartiti tra loro in egual misura. [Ester Bucchi De Giuli]

Informazioni
Originale. Domodossola, Archivio di «Oscellana»
Supporto: Doc. cartaceo | Lingua: Latino

Pubblicazioni
T. BERTAMINI, Cronache del Castello di Mattarella. Storia dell'Ossola Superiore dalle origini al secolo XV, vol. II, Grossi 2004, pp. 323-327, in particolare p. 326 (trascrizione)

Statuti. Baceno, 1513 Luglio 10

Statuti di Agaro redatti dal notaio Lorenzo del fu Bartolomeo Rossetti di Baceno alla presenza di Claus Halter, governatore e podestà della Valle Antigorio per conto della Lega Svizzera, e del console Pietro del fu Pietro Pezio, in rappresentanza degli uomini di Agaro. [Ester Bucchi de Giuli]

Informazioni
Originale. Premia, Archivio Comunale
Supporto: Codice pergamenaceo | Lingua: Latino

Pubblicazioni
E. FERRARI, Gli statuti di Agaro del 1513, in "Azienda Autonoma Studi e Assistenza alla Montagna, XV Festa Provinciale Montagna '84 Valle Antigorio-Formazza; supplemento a "Novara", 3 (1984)
P. CROSA LENZ (a cura di), I Walser del silenzio, Domodossola 2003, pp. 89 e sgg. (traduzione italiana)

Processo di testimoni. Domodossola, 1722 Luglio 29

Alla presenza del console di Agaro, il cancelliere dello Stato di Milano Florio Pellegrino "Senesius", interrogati alcuni abitanti della comunità in qualità di testimoni, notifica al Censo di Milano la situazione di Agaro relativamente alla composizione, alla rendita e alla gestione dei terreni presenti nel suo territorio. Si attesta che il terreno in questione è tutto "zappatorio semplice", che viene lavorato direttamente dai proprietari e che la manodopera in eccedenza presente sul territorio trova impiego, a giornata, nelle comunità vicine. [Ester Bucchi De Giuli]

Informazioni
Originale. Milano, Archivio di Stato - Confini, 34, fasc. 2
Supporto: In registro cartaceo | Lingua: Italiano