Documenti › Drocala (fraz. di Castiglione)

Compromesso. Domodossola, 1291 Dicembre 29

Premesso che il 16 agosto 1291 era stato stipulato un compromesso - rogato dal notaio Burgino della Valle Anzasca - tra Iocelino Conte di Visp del fu Gotefredo conte di Biandrate, il quale agiva a nome proprio e del nipote Zanino, figlio del fu Guglielmo suo fratello, nonchè di tutti gli uomini delle Valli di Saas, Stalden, Sankt Niklaus e Zermatt, da una parte, e Uberto di Calasca del fu Demoldrico, Giacomo "de Montex" del fu Morexolo di Calasca, Giacomo del fu Alberto "Mazoni" di Bannio Anzino, Pietro "de Albariis" di Vanzone e Ughetto del fu Zanebono di Civoledo, procuratori delle comunità della Valle Anzasca e di Macugnaga, dall'altra, in cui si stabiliva che le parti, per ricomporre ogni controversia, si rimettevano all'arbitrato di Goffredo del fu Guidobono "de Baceno" di <valle> Antigorio e Martino del fu Pietro "de Gralia"; Mazocho console di Drocala <Castiglione> e Guglielmo "Bogius" del medesimo luogo, a nome proprio e del comune e degli uomini di Drocala, dichiarano la volontà di aderire al detto compromesso e sottoscrivono la nomina degli anzidetti Goffredo e Martino in qualità di arbitri e pacificatori, accettando la clausola del pagamento di una multa di cento lire imperiali in caso non venga rispettata la loro decisione arbitrale e quant'altro stabilito nel trattato. [Ester Bucchi De Giuli]

Informazioni
Copia autentica del 1311 luglio 30. Sion, Archives d'Etat du Valais - Biandrate

Pubblicazioni
J. GREMAUD, Documents relatifs à l’histoire du Vallais publiés per la Société d’Histoire de la Suisse Romande, II, Lausanne 1876, p. 1021 (riassunto)
E. RIZZI, I Conti di Biandrate e la Valle Anzasca, in «Oscellana», n. 2 (1986), pp. 109-111 (trascizione).
E. RIZZI, Walser Regestenbuch. Quellen zur Geschichte der Walseransiedlung. Fonti per la storia degli insediamenti walser (1253-1495), Anzola d'Ossola 1991, p. 69, n. 107 (regesto)
E. RIZZI, Storia dei Walser dell'ovest. Vallese, Piemonte, Cantone Ticino, Valle d'Aosta, Savoia, Oberland Bernese, Anzola d'Ossola 2004, p. 103 (regesto).

Note
Il documento è tramandato in copia autentica del 1311 luglio 30, unitamente ad altri tre documenti datati rispettivamente 1291 agosto 16, 1291 novembre 7 e 129<1> dicembre 30. Secondo la copia autentica il documento sarebbe stato redatto nel 1292, ma si tratta evidentemente di una menda del copista in quanto il documento non può essere posteriore al 30 dicembre 1291, giorno in cui viene pronunciata la sentenza. Se tale considerazione non può avvalersi del riscontro con l'indizione, non dichiarata nella datatio, trova però ulteriore conferma nel fatto che il 29 dicembre del 1292 cadeva di lunedì, mentre il giorno di redazione indicato nel documento trascritto è sabato e corrisponde, nel 1291, proprio al 29 dicembre.

Compromesso. Domodossola, 1291 Dicembre 30

Visto il compromesso sottoscritto il 16 agosto 1291 da Iocelino conte di Visp del fu Gotefredo conte di Biandrate, da una parte, e dai sindaci e procuratori delle comunità della Valle Anzasca e di Macugnaga, dall'altra, con il quale le parti, per ricomporre ogni controversia, eleggono quali arbitri e pacificatori Goffredo del fu Guidobono "de Baceno" e Martino del fu Pietro "de Gralia"; visto il documento <del 1291 dicembre 29> con cui Mazocho console di Castiglione <Dorchala> e Guglielmo "Bozius" del medesimo luogo, a nome proprio e del comune e degli uomini di Castiglione <Dorchala>, alla presenza di Giacomo del fu Pietro "de Baceno" procuratore del detto Iocelino, sottoscrivono l'anzidetto compromesso accettando la nomina dei suddetti Goffredo e Martino in qualità di arbitri e pacificatori e ogni altra clausola. I detti arbitri sentenziano che le parti si impegnino reciprocamente a ricomporre ogni controversia passata, a ristabilire e a mantenere in futuro la pace, non solo da parte degli abitanti e vicini della Valle Anzasca ma anche di quanti esercitano o eserciteranno in futuro l'attività di minatore nella detta valle, nonchè del comune e degli uomini di Macugnaga; che gli abitanti della valle Anzasca e di Macugnaga possano viaggiare e soggiornare nel Vallese in sicurezza, almeno per quanto riguarda il conte Iocelino, suo nipote Zannino e gli uomini di Visp, e viceversa questi ultimi possano viaggiare e dimorare in Valle Anzasca godendo della protezione dei suoi abitanti, senza però garanzie circa il Comune di Novara; che le parti si impegnino a non recarsi reciproca offesa e a non prestare il proprio aiuto a quanti si contrapporranno all'altra parte, con l'unica eccezione che, nel caso in cui il Comune di Novara organizzi un esercito contro il detto conte o gli uomini da lui rapresentati in occasione del trattato di pace, gli abitanti della Valle Anzasca abbiano la facoltà di far parte del detto esercito, secondo gli obblighi pertinenti a tutti i sudditi del Comune di Novara, senza incorrere nella pena prevista per la violazione del trattato stesso; che qualsiasi persona della valle Anzasca, di Macugnaga o di altro luogo - purchè non si tratti di uomini della Valsesia o della giurisdizione del comune di Novara - possa recarsi negli alpi della valle Anzasca, con o senza le bestie, senza pericolo di offesa da parte del conte Iocelino, dei suoi seguaci e della pieve di Visp; che il conte Iocelino e gli uomini delle valli di Saas, Stalden, Sankt Niklaus e Zermatt si impegnino a non compiere furti ai danni degli uomini della valle Anzasca e di Macugnaga e a non consentire a qualsivoglia persona di condurre refurtiva attraverso le proprie terre. [Ester Bucchi de Giuli]

Informazioni
Copia autentica del 1311 luglio 30. Sion, Archives d'Etat du Valais - Biandrate
Supporto: La pergamena, in buono stato di conservazione, presenta in corrispondenza della plica il foro a cui era apposto il sigillo pendente, deperdito. |

Pubblicazioni
J. GREMAUD, Documents relatifs à l’histoire du Vallais publiés per la Société d’Histoire de la Suisse Romande, II, Lausanne 1876, p. 1021 (riassunto)
E. RIZZI, I Conti di Biandrate e la Valle Anzasca, in «Oscellana», n. 2 (1986), pp. 109-111.
E. RIZZI, Walser Regestenbuch. Quellen zur Geschichte der Walseransiedlung. Fonti per la storia degli insediamenti walser (1253-1495), Anzola d'Ossola 1991, p. 69, n. 107 (regesto)
E. RIZZI, Storia dei Walser dell'ovest. Vallese, Piemonte, Cantone Ticino, Valle d'Aosta, Savoia, Oberland Bernese, Anzola d'Ossola 2004, p. 103 (regesto).

Note
Il documento è tramandato in copia autentica del 1311 luglio 30 unitamente ad altri tre documenti, datati rispettivamente 1291 agosto 16, 1291 novembre 7, 129<1> dicembre 29. Secondo la copia autentica il documento sarebbe stato vergato nel 1292, ma si tratta evidentemente di una menda del copista, poichè nel citare il compromesso del 1291 agosto 16 il testo parla di "anno currente" rispetto a quello di redazione del documento. Inoltre, nonostante l''indizione dichiarata - a questo punto anch'essa per errore di trascrizione - sia la quinta (che corrisponde al 1292 e non al 1291), il giorno della settimana, domenica, coincide nel 1291 proprio con il giorno 29 (mentre se l'anno di redazione fosse stato il 1292, il 29 dicembre sarebbe caduto di martedì).